GLORIE NOSTRANE

Napoli (e Ruffino) in Azione

Dopo poco più di un anno nella falange totiana di Cambiamo, i due deputati ex berlusconiani rimpolpano la compagine di Calenda e rafforzano la componente piemontese. "Mai alleati con populisti e sovranisti". E prenotano un posto per le prossime elezioni

Un anno e un mese dopo l’abbondono di Forza Italia e l'adesione a Cambiamo, poi evolutosi con l’innesto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in Coraggio Italia, la coppia politica di Giaveno migra verso i lidi calendiani. Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino entrano in Azione. Un doppio passaggio che certamente farà rumore, ma ancor più palesemente rafforza non poco la compagine parlamentare della forza politica fondata dall’ex ministro Carlo Calenda, il quale in Piemonte aveva già messo a segno un colpo grosso con l’ex azzurro, anch’egli già ministro, Enrico Costa

A far decidere il parlamentare di lunghissimo corso e la sua fedelissima compagna di ogni avventura politica, sarebbe stata la presa d’atto che il pur ambizioso progetto di Toti e Brugnaro non paia destinato a incidere in un centrodestra che resta a trazione sovranista, con Lega e Fratelli d'Italia a dettare la linea. E così per un navigato politico come Napoli l'unica scelta possibile è stata, ancora una volta, quella di fare le valigie. Impensabile un ritorno nel partito di Silvio Berlusconi, visto il legame a doppio filo che l'ex premier tiene con Lega e FdI. Napoli infatti è da sempre su posizioni lontanissime da populismi e sovranismi ed è fuori da ogni suo possibile ragionamento l'adesione a una forza politica alleata con chi ha queste due caratteristiche fondanti. Posizioni confermate ieri nel suo intervento alla Camera nella discussione sulla guerra in Ucraina.

“Chi mi conosce  sa bene da quanti anni sono impegnato nella battaglia contro il bipolarismo artificiale e inconcludente il cui unico risultato è stata l’affermazione di un bipopulismo pericoloso – sono le parole di Napoli –. Il governo Draghi ha posto un primo argine allo scompiglio provocato da sovranisti e populisti variamente combinati fra loro. Ora è compito della politica, quindi dei partiti politici organizzati, ricostruire solide condizioni per restituire all’Italia la dignità e la serietà tipiche di una grande democrazia occidentale”. Un passaggio che per la Ruffino “rappresenta un atto di coerenza verso i miei valori liberali ed europeisti che ho messo al centro del mio mandato parlamentare”.

Parlamentare da vent’anni, esordi e lunga militanza nella Democrazia Cristiana, Napoli ancora pochi giorni fa aveva assunto una posizione fortemente contraria verso il tentativo del centrodestra di affossare la riforma del catasto. Solo l’ultima di una serie di critiche verso il partito in cui ha militato per molti anni e gli alleati, sempre più lontani dalle idee del parlamentare che, insieme a Ruffino e Costa, porta il Piemonte ad avere un peso notevole in Azione.   

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