SLIDING DOORS

Araldi balla il Tango ai cimiteri

L'ex consigliere comunale dem nuovo presidente di Afc dove approda in qualità di amministratore delegato anche l'ex vicepresidente di Amiat. Sinigaglia dall'Ordine dei giornalisti al Polo del Novecento. A Torino lo spoils system di Lo Russo

Il piatto forte è stato servito un mese fa e in attesa del boccone più succulento (o forse indigesto, quale rischia di essere Gtt per chi si troverà alla guida), l’ultima infornata di nomine non ha smentito quello che un po’ pomposamente è stato ribattezzato “metodo Lo Russo” e che più banalmente corrisponde a un collaudato spoils system. Cambia il vertice di Afc, la società dei cimiteri controllata dal Comune di Torino e che è già stata al centro di più d’una inchiesta negli ultimi anni: nel ruolo di presidente, al posto di Roberto Tricarico (ex assessore con Sergio Chiamparino, poi braccio destro di Ignazio Marino quando fu sindaco di Roma e infine barman con simpatie appendiniane) arriva Andrea Araldi, ex consigliere comunale Pd durante la giunta di Piero Fassino, vicino al senatore Mauro Laus, e oggi commercialista specializzato in finanza aziendale e start up d’impresa. L’amministratore delegato è Carlo Tango, già vicepresidente di Amiat, e consigliere Beatrice Rinaudo, avvocato, figlia dell’ex pm e poi consulente per il Covid della Regione Piemonte Antonio Rinaudo e candidata con Forza Italia alle scorse amministrative. Lei rappresenta l’unica concessione fatta al centrodestra.

L’ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti Alberto Sinigaglia sarà il rappresentante della città nel Polo del Novecento, mentre in 5T entra Martina Giombini e a Urban Lab Marco Giovanni Aimetti, architetto, già candidato nella lista civica di Lo Russo a ottobre dello scorso anno. Infine designata Elena Actis in Hydroaid, associazione che si occupa di cooperazione e sviluppo nel campo delle risorse idriche partecipata anche da Smat. Un ruolo che il sindaco considera strategico e di cui potrebbe aver parlato in occasione del vertice dei ministri degli esteri a Torino con il sottosegretario alla Farnesina Benedetto Della Vedova, di cui Actis è una delle più strette collaboratrici. 

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