CAMPANILE SERA

Centrodestra unito allo sbaraglio

FdI, Lega e Forza Italia si sono spartiti i tre principali Comuni dell'area metropolitana di Torino combinando un disastro. A Ivrea Sertoli si ricandida, a Pianezza lo spauracchio Castello. Solo a Orbassano, feudo della famiglia Gambetta, fila tutto liscio

Per ora si sono spartiti le tre principali città al voto, ma fatta eccezione per Orbassano, dove tutti i partiti della coalizione sono compatti sulla sindaca uscente Cinzia Maria Bosso di Forza Italia e moglie dell'ex sindaco socialista poi berlusconiano Eugenio Gambetta, sia a Pianezza sia a Ivrea il centrodestra è nei pasticci.

Così le amministrative del 14 e 15 maggio sono diventate un rebus almeno in due dei principali comuni dell’area metropolitana di Torino in cui si va al voto e dove Fratelli d’Italia e alleati già amministravano, salvo poi complicarsi la vita. Come a Pianezza, dove dopo le dimissioni improvvise di Roberto Signoriello è arrivato il commissario. Qui l’ex sindaco Antonio Castello vorrebbe tornare a indossare la fascia tricolore ma a quanto pare, al di là delle parole di facciata, sarebbe stato scaricato dagli altri partiti al punto che la Lega ha già pronta la consigliera regionale (e nuora dell'ex capogruppo a Palazzo Lascaris Mario CarossaSara Zambaia che avrebbe ottenuto il via libera anche di Forza Italia e meloniani. “È stato preso in mezzo”, dice chi lo ha sentito recentemente: doveva essere uno dei candidati di punta della lista di Alberto Cirio alle prossime regionali ma lì la concorrenza è forte – si parla di Gian Luca Vignale, Paolo Damilano e pure Silvio Magliano qualora i Moderati facessero l’accordo con il governatore – allora ha comunicato al presidente di aver cambiato idea, rinuncia alla Regione per tornare a fare il primo cittadino nel suo feudo elettorale. Intanto, però, gli altri partiti si sono organizzati, la sua adesione all’Udc – che se non sei in Sicilia non esiste più – certo non lo aiuta nelle trattative e così ora il grosso della coalizione sarebbe pronto a sostenere Zambaia. Lui si candiderà lo stesso? Molto probabile. E con una macchina di consenso rodata e un Comune che potrebbe andare (per la prima volta, avendo superato i 15mila abitanti) al ballottaggio chi se la sente di darlo per sconfitto. Nessuno.

E se a Pianezza è la neo segretaria torinese Elena Maccanti la più attiva a cercare la quadratura del cerchio, a Ivrea i meloniani sono nelle mani di Fabrizio Bertot. Lui l’ha giurata al sindaco uscente Stefano Sertoli, il quale però ha già annunciato che si ricandiderà e, per quel che vale, ha pure incassato il sostegno del Terzo Polo che abbandona il Pd dopo l’accordo con il M5s per un centrosinistra mai così ampio nella capitale dell’Canavese. Qui il centrodestra un nome proprio non ce l’ha, Bertot avrebbe provato a sondare alcune personalità anche dell’attuale giunta, ricevendo in cambio solo due di picche. L’ultimo riguarderebbe l’assessora ex Lega Costanza Casali.