VERSO IL VOTO

Azione: "In Piemonte con Cirio"

Questa volta a dirlo è la portavoce del partito Gelmini. Calenda smentirà di nuovo come ha fatto con Napoli? L'ex terzo polo si divide, con Italia viva locale orientata ad appoggiare Pd e alleati (e ad accogliere eventuali fuoriusciti)

Dopo Osvaldo Napoli arriva Mariastella Gelmini, chissà se anche in questo caso con smentita a seguito. “In Piemonte appoggiamo Alberto Cirio – dice l’ex ministro – vedremo quale sarà la scelta sulla Basilicata”. La settimana scorsa era toccato all’ex presidente di Azione in Piemonte affermare quel che tutti sanno, e cioè il sostegno promesso al governatore uscente, ma poche ore dopo era arrivata una mezza smentita di Carlo Calenda. Ne arriverà un'altra anche questa volta?

Gelmini ha confermato la linea dei due forni, che inaugurò qualche anno fa Pierferdinando Casini con la sua Udc, schierata un po’ a destra e un po’ a sinistra a seconda della conven…, della “competenza”. In Abruzzo, spiega Gelmini “Azione ha avuto un buon risultato, abbiamo appoggiato un candidato molto in linea con la nostra cultura e con la nostra attenzione alla competenza”. “Del risultato di lista – ha proseguito la portavoce di Azione – siamo sicuramente soddisfatti” anche perché “Azione è un partito giovane e si sta radicando nelle diverse realtà”. E poi arriva la doccia fredda per chi ancora sperava in un’adesione organica alla coalizione delle forze che in Parlamento si oppongono a Giorgia Meloni: “Azione non è nel campo largo, non lo è mai stata e non lo potrà essere. Sceglie i candidati sulla base delle qualità, della competenza e della coerenza con il nostro programma. Non a caso in Piemonte appoggiamo Cirio”.

Insomma, Azione resta sulla posizione tenuta dal commissario Enrico Costa, mentre a Torino, Biella e Novara restano le principali sacche di resistenza. Qualcuno degli ex dirigenti di Calenda è da tempo sull'uscio e minaccia di lasciare il partito (dall'ex coordinatrice di Torino, Cristina Peddis al novarese Sergio De Stasio). Troveranno il coraggio per saltar giù dal treno? Pare che Silvia Fregolent sia pronta ad accoglierli in Italia viva (che invece in Piemonte potrebbe stare con il centrosinstra).

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